Rappresentanti della agenzie di viaggio, della Federturismo, i commerciali, l’Abbac (Associazione Bed & Breakfast e affittacamere della Campania) si ritroveranno in piazza del Plebiscito giovedì alle 10 per protestare sui provvedimenti assunti dal governo e della Regione Campania per rilanciare il settore turismo, praticamente al collasso, per l’emergenza Covid. In Campania quattro imprenditori (titolari di agenzie) si sono consorziati per darsi una mano, per cercare di intercettare insieme target differenti e provare cosi a superare la crisi. «Siamo stati praticamente dimenticati – spiega Giuliano Ceci titolare della 14° Poerio . Tutti si crogiolano e parlano di turismo come comparto che produce il 15% del pii, ma le misure a sostegno della categoria sono inutili. Ci sono aeroporti chiusi: abbiamo riaperto e i clienti non ci sono. Quelli più affezionati ci hanno chiesto case a pochi passi dal mare o con piscina, ma al momento sono solo indicazioni. I fornitori sono stati pagati per non interrompere la catena: la filiera è impazzita, ma intanto le spese e le tasse sono arrivate puntuali». La burocrazia ha poi fatto il resto: «Siamo tutti ad aspettare decreti per la salvezza del comparto – ha aggiunto Ceci – ma notiamo che le banche non erogano la liquidità e non sono state stanziate somme a fondo perduto. Lasciateci almeno il primato di questa brutta storia: il turismo è stato il primo a chiudere e sarà l’ultimo a ripartire». Donato Martucci .

A cura di Meridi Vicedomini