Saranno oltre 500 i geologi, professionisti e ricercatori, iscritti anche per festeggiare lo storico traguardo della 90a edizione del Convegno nazionale della Società Geologica Italiana. L’evento realizzato dall’ente morale delle Geoscienze più antico d’Italia, che dal lontano 1885, ha fatto della divulgazione scientifica, oltre che della ricerca, la sua bandiera, si svolgerà online dal 14 al 16 settembre prossimi, co-organizzato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS e dall’Università degli Studi di Trieste.
Sono ben 29 le sessioni scientifiche che approfondiranno le tante tematiche delle Scienze della Terra, come le calamità naturali, le risorse minerarie, le nuove fonti di energia, la storia climatica del nostro pianeta, ma anche l’eredità culturale delle società umane. Moltissimi saranno gli esperti, anche provenienti da altri Paesi, che si confronteranno al fine di comprendere il delicato equilibrio del nostro pianeta nel suo complesso. Un approccio scientifico, anche per superare gli steccati delle discipline, che permetterà di osservare la Terra da più punti di vista.
Lo slogan del Convegno – “Geologia senza confini” – vuole sottolineare, infatti, l’importanza di superare i confini, non solo geografici e politici, ma soprattutto quelli tra le discipline, al fine di mettere in campo azioni condivise e multidisciplinari per favorire sempre di più l’incontro tra ricercatori, che operano in settori differenti, condividendo obiettivi “universali”. Il confronto aiuterà a comprendere meglio la struttura del Pianeta Terra, le caratteristiche del sottosuolo, la estrema variabilità climatica; servirà altresì a difendere la società da pericolosi eventi geologici e pianificare l’utilizzo delle georisorse in modo etico e nel rispetto dell’ambiente.
Il convegno si sarebbe dovuto svolgere in presenza a Trieste, una città fortemente simbolica in fatto di superamento dei confini e di internazionalizzazione delle scienze, ma il persistere della situazione pandemica ha costretto gli organizzatori a trasformare l’evento in modalità online.
Quella del 2020, aggiornata al 2021 per ragioni di contrasto della pandemia, continuerà ad essere un’edizione multidisciplinare, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e alla conservazione della natura e del territorio. È stata, inoltre, promossa una campagna destinata all’adozione, cura e crescita di alberi in aree colpite da tempeste al fine di compensare le emissioni di CO2. La Società Geologica Italiana donerà 5 euro per ogni partecipante al congresso per questa iniziativa.
Il Presidente della Società Geologica Italiana, professor Sandro Conticelli, auspica che questo 90° congresso della SGI possa rappresentare per la comunità geologica nazionale un momento di profonda riflessione sul futuro delle geoscienze e del mondo delle professioni sulla figura del geologo di domani, con particolare enfasi al rilancio del suo ruolo di esperto a 360° del territorio e dell’ambiente in tutti i suoi aspetti.
Il Presidente richiama tutte le istituzioni preposte a uno sforzo collettivo per promuovere le professionalità del “geologo” in maniera da permettere il superamento di questo grave momento di crisi congiunturale delle immatricolazioni ai corsi di laurea in Scienze Geologiche che stanno segnando il passo su tutto il territorio nazionale, e si domanda quale futuro possa esistere per un Paese senza una classe di geologi formatasi nei suoi Atenei con lo sguardo rivolto al suo territorio.
In ultimo, il Presidente auspica che possa trovare accoglienza e finanziamento adeguato il DL presentato in parlamento sul completamento del progetto CARtografia Geologica (CARG), ancora senza un orizzonte conclusivo dal 1987 per mancanza di risorse destinate allo scopo. Progetto basilare affinché il Paese possa essere dotato di una cartografia geologica ufficiale che sia la base per la pianificazione del territorio, la sua difesa dai pericoli naturali, e uno sfruttamento ambientalmente sostenibile delle sue risorse.
Ogni giornata del Convegno sarà contraddistinta da una conferenza plenaria su un tema di particolare rilevanza in tema con il titolo del Congresso. Il primo giorno sarà affrontato il tema della sostenibilità ambientale delle perforazioni del sottosuolo e dei fondali oceanici, a fini scientifici, anche per sottolineare come la tecnologia delle perforazioni, troppo comunemente associata solo all’attività mineraria e petrolifera, sia, invece, uno strumento insostituibile per la conoscenza scientifica dell’interno del pianeta e capace di dare risposte sulla evoluzione di Gaia.
Durante la cerimonia inaugurale del Congresso, martedì 14 settembre, saranno assegnati i premi del concorso “On The Rocks”. Il film festival per tutti gli amanti della Geologia potrà essere visionato con trasmissione diretta streaming all’indirizzo: https://www.sgi-ontherocks.it/ .
Mercoledì 15 settembre sarà affrontato il tema dei progetti scientifici internazionali e della collaborazione scientifica transfrontaliera tesa a superare i confini della conoscenza della catena delle Alpi, dalle radici profonde ai terremoti.
Concluderà il ciclo di plenarie il tema della geologia planetaria, intrinsecamente interdisciplinare, in cui il nostro Pianeta viene utilizzato come modello per lo studio degli altri pianeti e dei satelliti del nostro sistema solare.
“Il sottosuolo del nostro pianeta rimane ancora un grande sconosciuto, eppure, ci viviamo sopra, e dal sottosuolo si originano le più gravi calamità naturali che periodicamente affliggono la nostra società” ha spiegato Angelo Camerlenghi, ricercatore di OGS e co-presidente del Convegno, precisando che “è un dovere sociale mettere assieme tutte le discipline scientifiche delle Geoscienze per garantire una società sicura e resiliente”.
Nel programma del Convegno è prevista anche una tavola rotonda dedicata al ruolo del “geologo del futuro”: “Assieme a tanti studiosi – spiega Francesco Princivalle, docente di Mineralogia al Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste ed altro co-presidente del Convegno – ragioneremo sui contributi che il geologo può apportare alle sfide da cui dipende il futuro dell’umanità: sviluppo sostenibile, conservazione ambientale, transizione energetica, miglior utilizzo delle risorse esistenti saranno i principali temi affrontati”
La foto in allegato “Etna” è di Mirko Messina