Con una scenografia di triangoliluminosi e colori primari,  Francesca Michielin ha scelto unimpatto minimale per presentare da l vivo tracce e concept delsu o ultimo disco ‘2640’. Dopo la data zero di Parma, al Fabrique
di Milano la cantante ha dato il via al tour di fronte a un  clubgremito, il primo di cinque sold out in un lungo cammino chefino al 15 aprile la portera’ in tutta Italia.”Il disco e’ un elogio dell’analogico, del contatto, delle cose vere”, racconta Michielin alla stampa dopo il concerto. Incontrollo della sua voce piu’ che dello spazio scenico, la
cantante si dimostra una giovane artista matura che tra ‘Battitodi ciglia’, ‘Lontano’ e ‘Tropicale’ controlla il propriorepertorio e il suo messaggio profondo. Si tratta diun’esortazione all’umanita’, come quella che introduce
l’acclamatissima ‘Io non abito al mare’: “La tenerezza e’ un mododi essere che viene spesso censurato, perche’ se sei tenero vieniconsiderato sfigato, ma non la penso cosi'”, dice dalpalco allemigliaia di presenti.