Il Dj Aniceto, uno dei dj italiani, piu’ impegnati nel sociale, gia’ membro della ‘consulta nazionale degli esperti ed operatori’ per il dipartimento per le politiche antidroga a Palazzo Chigi ed attualmente impegnato in una campagna a salva-1favore della vita contro tutte le dipendenze sui maggiori social network, e’ contrario all’eutanasia e al Dj Fabio chiede “per favore vivi”. “Leggendo le dichiarazioni di Dj Fabo e sulla sua commovente richiesta di morire in Svizzera – afferma in una nota Dj Aniceto – sono stato malissimo. Una persona finche’ ha un barlume di vita, merita di vivere e in qualunque modo e condizione. Chi siamo noi per decidere la vita o la morte nostra o di qualcuno. Di fronte alla vita o alla morte, non esistono giudici o sentenze, politica o politicanti, favorevoli o contrari. Esiste solo la Fede”. Per Aniceto e’ “assurdo che si tolga cibo ed acqua ad una persona che e’ completamente indifesa sia psicologicamente che
fisicamente, per darle farmaci e sedativi per farla morire. Qualunque tipo di vita va difesa. Finche’ c’e’ l’ultimo respiro. Se siamo in vita, ci deve essere una ragione. Anche se non c’e’ niente di offensivo nella morte. Ho visto spegnersi mia sorella per un tumore dopo atroci sofferenze, ma la sua serenita’ fino a pochi attimi prima di morire mi ha insegnato che puo’ essere anche molto dignitosa la morte. I macchinari che permettono la vita sono un dono dell’intelligenza umana e pertanto, questo dono e’ la giusta continuazione della mano di Dio”. “Spegnere queste macchine – conclude – vuol dire anche spegnere cio’ che abbiamo costruito con l’aiuto di Dio, e spegnere ogni speranza. Nessuno mai si deve permettere di dire che la vita di qualcuno e’ inutile, ed anche ‘noi stessi'”