Notte di terrore in Vico della Vicaria, nel cuore della città: una donna è morta a causa di un’esplosione che ha provocato il crollo del solaio dell’appartamento al piano terra del civico numero dieci e sei persone sono rimaste ferite, esplosione 1due in maniera grave. Sono tutti immigrati e fino a tarda notte non erano stati ancora identificati. Lo stabile è stato interamente evacuato, tra le scene di panico degli abitanti e dei vicini scesi in strada subito dopo il forte boato.In un primo momento si temeva che sotto le macerie ci potessero essere due persone, ma fortunatamente non è stato così. Per molte ore i Vigili del fuoco hanno continuato a scavare per estrarre il cadavere e hanno lavorato anche utilizzando le termotelecamere in grado di individuare il calore dei corpi in maniera da guidare le ricerca. Sul posto è arrivato anche il comandante, Gaetano Vallefuoco.Gli uomini delle Volanti dell’ufficio prevenzione generale (comandate dal primo dirigente Michele Spina) hanno provveduto a sequestrare lo stabile e a rintracciare la proprietaria, una donna italiana che è già stata interrogata dal personale del commissariato Vicaria. Tutti sono stati impegnati anche a mantenere l’ordine e a tenere lontani i tanti che volevano accertarsi che non fossero state coinvolte persone care. Sulla vicenda è stata immediatamente aperta un’inchiesta e in Vico della Vicaria è arrivato anche il magistrato di turno: si lavora ad accertare le cause dell’esplosione.
A tarda notte non era ancora chiaro se a provocare lo scoppio fosse stata una fuga di gas metano o la deflagrazione di una bombola, ma gli inquirenti sembrano propendere per la prima ipotesi, anche perché altrimenti i danni sarebbero stati anche peggiori.I cinque feriti sono stati ricoverati in ospedale: due sono stati portati al Loreto Mare e tre al Cardarelli. Il direttore del 118, Giuseppe Galano, ha attivato la procedura maxi-emergenza inviando sul posto sette ambulanze e il presidio medico avanzato che ha prestato i primi soccorsi ai feriti e a molti abitanti della strada in stato di choch. La morta e i quattro feriti più gravi abitavano tutti nello stesso terraneo mentre l’altra persona soccorsa viveva in uno degli appartamenti adiacenti dello stesso stabile.A rischio, secondo i vigili del fuoco, la stabilità dell’intero fabbricato, un ex convento, abitato da molti extracomunitari. Fino a notte fonda si è continuato a lavorare per cercare una sistemazione ai senza tetto, chi ha potuto ha trovato ricovero dai parenti o dai vicini.

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