Giovani, curiose, innovative, pronte a spostare ogni giorno piu’ in la’ il confine della conoscenza: sono le sei ricercatrici under-35 vincitrici della sedicesima edizione del Premio L’Oreal Italia e Unesco per le Donne e la Scienza. Esperte di archeologia, ingegneria, fisica, medicina, biologia e nuovi materiali, che potranno contare su una borsa di studio da 20.000 euro ciascuna per portare avanti le proprie ricerche in Italia. A sceglierle, tra oltre 400 candidate, e’ stata una giuria di esperti guidata da una pioniera della scienza al femminile: Lucia Votano, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) nonche’ prima donna ad aver diretto i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Insieme a lei, alla cerimonia di premiazione all’Universita’ di Milano, hanno partecipato personalita’ come Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, Patrizia Toia, vicepresidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo, Anna Scavuzzo, fisica e vicesindaco di Milano, e Fabrizio Sala, vicepresidente e assessore per la ricerca di Regione Lombardia. Il premio, come ricorda il presidente e amministratore delegato di L’Oreal Italia Francois-Xavier Fenart, “dal 2002 ad
oggi e’ andato a 82 giovani eccellenze in rosa”, spesso
aiutandole a ritornare a lavorare in Italia. Quest’anno e’
accaduto alla biotecnologa Giulia Pasqual, che dopo aver
lavorato presso il Mit di Boston e la Rockfeller University di
New York, approda all’Universita’ di Padova per cercare i
bersagli molecolari alla base di malattie autoimmuni come il
diabete e la sclerosi multipla. Curricula ricchi di esperienze
all’estero anche per le altre ricercatrici, che proseguiranno i
loro studi gia’ avviati in Italia. Gabriella Giancane, esperta in
reumatologia pediatrica, lavorera’ all’Istituto Gaslini di Genova
per studiare la sicurezza dei farmaci nei bambini con artrite
reumatoide. Margherita Maiuri, ingegnere fisico, continuera’ a
lavorare al Politecnico di Milano per produrre energia pulita
con una fotosintesi artificiale piu’ efficiente di quella delle
piante. Maria Principe, ingegnere, lavorera’ al Centro studi e
ricerche Enrico Fermi di Roma per sviluppare nuovi materiali che
rendano piu’ sensibili i rivelatori di onde gravitazionali Ligo e
Virgo. Gloria Ravegnini, biotecnologa, sara’ all’Universita’ di
Bologna per trovare le molecole nel sangue che causano recidive
nei tumori rari. Infine Daniela Rosso, esperta di preistoria,
studiera’ all’Universita’ di Ferrara l’uso dei primi pigmenti
all’origine del pensiero simbolico. (ANSA).