Un anno e quattro mesi di reclusione per omicidio colposo, pena sospesa. E’ questa la condanna in primo grado per un medico , il gastroenterologo Ruggiero Spinazzola, che il 24 marzo 2012, nel suo studio medico somministro’ nitrito di medico-1sodio invece del sorbitolo a tre pazienti che si stavano sottoponendo ad un test per le intolleranze alimentari. Una di loro, la 29enne Teresa Sunna, di Trani, mori’, le altre due furono salvate grazie all’intervento dei medici del pronto soccorso dell’ospedale di Barletta, che negli anni ha acquisito esperienza quale centro antiveleni. Il giudice ha invece assolto Spinazzola dall’accusa di somministrazione di medicinali guasti, riferita al fatto che i carabinieri, perquisendo lo studio medico, vi trovarono farmaci scaduti, non separati da quelli regolarmente somministrati ai pazienti. L’accusa era sostenuta dal pm Michele Ruggiero. Nel corso delle indagini e’ emerso che Spinazzola aveva
acquistato on line del sorbitolo che, invece, per un errore di etichettatura in realta’ era letale nitrito di sodio.
A commettere quell’errore era stata la casa farmaceutica irlandese Mistral. Dopo altri passaggi il prodotto era finito
sul mercato on line dove Spinazzola lo aveva acquistato, trasformando un banale breath test in un test letale.
La Mistral, nelle persone del direttore e di una dipendente, hanno gia’ patteggiato una pena a due anni di reclusione, con la sospensione della pena e il risarcimento ai familiari di Teresa Sunna e alle alle altre due vittime, per le lesioni riportate.