Una manifestazione sportiva – “Una corsa per la vita” – con l’obiettivo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sui sintomi del diabete di tipo 1 e sulle possibili cause ambientali in un territorio come quello campano dove il numero dei pazienti e’ elevato e’ stata promossa per domenica prossima, 24 marzo, nel Parco pubblico Giovanni Paolo II (Villa Comunale) a Pomigliano D’Arco (Napoli) dall’associazione Diabete Junior Campania, anche per ricordare il piccolo Alessandro Farina, di 13 anni, deceduto il 27 dicembre 2017 a Salerno. L’evento, spiega Gaetano Amorico, dell’associazione Diabete Junior, sara’ dedicato “a tutti i bimbi che hanno subito danni invalidanti o che non ce l’hanno fatta, come il piccolo Alessandro scomparso prematuramente”. “Il diabete mellito di tipo 1 (DM1) – spiega il dottor Amorico – e la malattia cronica endocrino-metabolica piu’ÌÇfrequente in etaÌÇ pediatrica; e’ una malattia autoimmune, caratterizzata dalla distruzione delle beta cellule pancreatiche con conseguente deficit assoluto di insulina. In Italia i bambini e gli adolescenti affetti dal diabete mellito di tipo 1 sono circa 20.000, di cui quasi 2000 in Campania. Attualmente le cause della patologia non sono state ancora individuate con certezza e sono rappresentate da una complessa interazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali scatenanti; e’ comunque un problema rilevante e crescente di sanita’ pubblica, per il quale sono indispensabili
dati informativi epidemiologici estrapolati da archivi amministrativi che potrebbero portare anche alla realizzazione di Registri regionali e nazionali”. I piccoli pazienti con diabete mellito di tipo 1 “per un buon equilibrio glicometabolico e per prevenire complicanze a lungo termine necessitano di continue iniezioni sottocute di insulina (almeno 5-6 volte il giorno), di frequenti misurazioni glicemiche attraverso numerose punture sui polpastrelli e di una terapia educativa relativa alle sane abitudini di vita, come l’alimentazione e l’attivita’ fisica. I sintomi piu’ diffusi all’esordio possono apparire banali e aspecifici, come la poliuria (tanta pipi’), polidipsia (tanta sete), dimagrimento, apatia e stanchezza, ma spesso l’esordio puo’ avvenire in condizioni drammatiche per una chetoacidosi o, in caso di una mancata diagnosi tempestiva, un coma diabetico con gravi conseguenze come danni permanenti o addirittura la perdita della vita stessa del paziente, cosi’ come e’ accaduto al piccolo Alessandro Farina”.