Non si possono escludere manifestazioni severe di Covid-19 tra i bambini e gli
adolescenti, sia pure piu’ rare, e per questa ragione e’ opportuna
la vaccinazione anche in eta’ pediatrica. Dopo il via libera
delle autorita’ sanitarie al vaccino anti-Covid di Pfizer per la
fascia 12-15 anni, ed in vista dell’avvio delle immunizzazioni
per i piu’ piccoli, a puntare i riflettori sull’importanza della
vaccinazione per questa fascia di popolazione sono i pediatri ed
il presidente del Consiglio Superiore di sanita’ e coordinatore
del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli, che
sottolinea come ci siano i presupposti per una campagna
vaccinale anche tra gli adolescenti.
In pediatria, ha spiegato Locatelli in occasione della
conferenza stampa di aggiornamento sulla campagna vaccinale, “la
vaccinazione con l’unico vaccino approvato, Pfizer, ha il chiaro
obiettivo di ridurre la circolazione virale, di proteggere i
soggetti in eta’ pediatrica perche’ qualcuno potrebbe avere
complicanze gravi e di proteggere chi vive a contatto con i
bambini. Quindi, ci sono tutti i presupposti per condurre una
campagna di vaccinazione anche in eta’ pediatrica”. Locatelli ha
quindi fatto riferimento all’indicazione delle autorita’
sanitarie tedesche di vaccinare solo i bambini sopra i 12 anni
malati o che hanno sofferto di malattie pregresse.
L’orientamento in Germania, ha chiarito, “e’ stato in maniera
specifica verso la vaccinazione sulla popolazione pediatrica
fragile, ma esistono alcune complicanze anche gravi, come la
sindrome infiammatoria sistemica, che portano i bambini nelle
terapie intensive, anche bambini apparentemente sani, per non
parlare degli altri vantaggi della vaccinazione”. Quanto ai casi
di miocardite lieve segnalati in Israele dopo la vaccinazione in
alcuni bambini, l’esperto invita alla prudenza: “Sulle
miocarditi andrei cauto perche’ anche se casi sono stati
segnalati – ha detto – i dati sono tutti da confermare e
validare con studi accurati”.
Insomma, vaccinare bambini e adolescenti dai 12 anni in su
presenta vantaggi importanti, come sostiene anche la presidente
della Societa’ italiana di pediatria (Sip), Annamaria Staiano.
“Non possiamo escludere manifestazioni severe da Covid-19
nell’eta’ pediatrica e per questo la Sip, sulla base delle
indicazioni dell’Agenzi italiana del farmaco Aifa – afferma
all’ANSA – raccomanda la vaccinazione nei bambini dai 12 anni e
negli adolescenti. L’Aifa ha indicato il vaccino Pfizer per la
fascia pediatrica 12-15 anni e seguiamo tale indicazione”. La
Sip, rileva, “e’ dunque favorevole alle vaccinazioni pediatriche
nonostante alcuni sostengano che il rapporto benefici-rischi sia
basso poiche’ le manifestazioni legate alla Covid in questa
fascia di eta’ sono state lievi ed i decessi pochi”. Nonostante
cio’ , avverte la presidente dei pediatri, “va ricordato che in
Usa sono morti per Covid circa 3mila bambini ed in Italia si
sono registrati 30 decessi, soprattutto in bambini fragili per
concomitanti patologie. Inoltre, si registrano nel nostro Paese
anche un centinaio di casi di Sindrome infiammatoria
multisistemica, una sindrome seria che ha determinato un decesso
per un bambino in condizione di fragilita’ ma che puo’ comportare
comunque il ricovero in terapia intensiva”. Dunque, “la
vaccinazione va consigliata, chiarendo che ci sono anche notizie
false relative a presunti eventi avversi, come problemi futuri
per la fertilita’ “. Quanto invece ai casi segnalati di miocardite
lieve, conclude Staiano sulla stessa linea di Locatelli, “le
autorita’ sanitarie statunitensi ed europee, ovvero la Fda e
l’Ema, stanno esaminando i casi in questione per verificare
l’eventuale esistenza di un nesso di causalita’ , ad oggi non
provato”.