Le armate di Pitti Immagine sono apparentemente ferme, ma sotto alle trincee, i lavori per la
vittoria finale sul nemico invisibile,, procedono freneticamente
online. Questa non è una guerra come le altre, lo sappiamo, ma
il made in Italy deve resistere al Coronavirus. Infatti,
Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine
lancia un segnale di ottimismo al telefono con l’ANSA: “Noi non
ci fermiamo. Non ci siamo mai fermati. Stiamo lavorando online
da tempo e proseguiremo così fino a quando l’emergenza sanitaria
lo richiederà. Ma pensiamo in positivo.Le date di giugno sono
confermate”.
Raffaello Napoleone, a capo della più importante
organizzazione fieristica italiana, spiega che la situazione di
stallo delle aziende italiane, potrebbe comportare danni
irreparabili all’economia del nostro paese, non solo ai
produttori di abbigliamento, alle aziende, ma a tutta la catena,
fino ai dettaglianti, che forse, verosimilmente “potrebbero
essere la categoria più colpita dal blocco indispensabile a
salvare la salute degli italiani”.
“Lo stop che per ora è di qualche settimana prosegue
Napoleone – se non dovesse essere sufficiente a debellare il
virus, potrebbe essere protratto verosimilmente fino a fine
aprile. Ma noi dobbiamo proseguire a lavorare come stiamo
facendo nell’ottica che a giugno tutto sarà finito. Abbiamo
rinnovato un cda via streaming pochi giorni fa e stiamo facendo
una dimostrazione di Pitti Filati online con 90 espositori,
utilizzando Google Meet che funziona benissimo”.
“Resta dunque confermato Pitti Uomo numero 98, che si terrà
dal 16 al 19 giugno. Ma cominceremo la prima settimana di giugno
con Pitti Test (alimentari), poi Pitti Testo, che riguarda
l’editoria e doveva partire proprio a marzo e invece slitta,
quindi Pitti Uomo, Pitti Bimbo (25-27 giugno) e Pitti Filati
(1-3 luglio). Rimaniamo ragionevolmente ottimisti nella
speranza che il picco dell’epidemia sarà presto superato”.
Intanto, “Tutto va avanti – conclude l’ad – gli
organizzatori delle fiere, una squadra di persone eccezionali e
responsabili, continueranno a monitorare la situazione portando
avanti gli eventi”. La prossima settimana, il 18 marzo, è
fissato il comitato tecnico per l’uomo e la settimana successiva
toccherà a quello dedicato al bambino. Le difficoltà ci sono, ma
già stati venduti il 50% degli spazi di Foretezza e sono
convinto che altre adesioni continueranno ad arrivare. Certo
dopo questa emergenza tutto sarà diverso. Il mododilavorare sarà
cambiato. Aspettiamocelo”.