Sportelli anti-violenza di Sarno e Roccapiemonte chiusi dopo appena 8 mesi di funzionamento, nonostante l’elevato numero di utenti. Chiediamo cosa intenda fare la giunta regionale della Campania per garantire la riapertura degli donna-1sportelli e cosi’ da consentire la continuita’ del servizio senza disagi per i suoi utenti”. Lo chiede il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano in una interrogazione scritta rivolta al presidente De Luca e all’assessore alle Pari Opportunita’. “La Regione Campania nel dare attuazione a quanto stabilito dal Piano sociale regionale – spiega Cammarano – ha rafforzato la presenza dei centri antiviolenza in ciascun Ambito Territoriale, quali strutture finalizzate a ricevere le donne e le altre persone maltrattate, a offrire loro supporto e protezione e a predisporre percorsi di uscita dalla violenza”. “L’Ambito S1 comprende la partecipazione della Provincia di Salerno, dei dodici Comuni dell’Agro nocerino-sarnese, dell’ASL Sa e del terzo settore – sottolinea – con il progetto “Protezione Donna”, e’ stato aperto il Centro Antiviolenza con sede ad Angri e di due sportelli satelliti presso i Comuni di Sarno e Roccapiemonte”. “Dopo appena 8 mesi e senza neppure l’aver attivato le campagne di promozione e le attivita’ di sensibilizzazione previste dal progetto – denuncia il consigliere regionale – gli sportelli anti-violenza di Sarno e Roccapiemonte sono stati chiusi a dicembre 2016”. “Il contrasto alla violenza sulle donne dovrebbe costituire una priorita’ per la Regione Campania – evidenzia Cammarano – che, anche in conformita’ a quanto previsto dal Piano sociale regionale 2013-2015, dovrebbe garantire misure di sostegno e supporto alle donne vittime di maltrattamenti e violenza di genere”. “Nell’interrogazione chiediamo alla giunta la riapertura degli sportelli anti-violenza di Sarno e Roccapiemonte – conclude Cammarano – e quali attivita’ di ricognizione e controllo e’ stata effettuata sull’effettivo utilizzo dei fondi e conformemente alle previsioni di progetto”