A cura di Teresa Lucianelli

Come tutte le favole anche quella in canzoni e musica di Giò Siciliano incomincia con “Ce steva na vota…” , frase che dà pure il titolo allo spettacolo, in scena domenica 8 gennaio al teatro Sancarluccio di Napoli, alle ore 18,30.
bri-1Una delicata favola in rime particolarmente attesa dal pubblico della brava e poliedrica artista, sulla storia nostalgica e fantasiosa di Napoli e delle sue figlie.
La trama coinvolgente non mancherà di coinvolgere gli spettatori, così come sempre accade nel caso dei testi teatrali scritti da Giò Siciliano, dei suoi libri, dei suoi spettacoli.
Questo presenta nelle parole di Giò Siciliano “le canzoni classiche napoletane che sono nascoste in fondo al mare e nessuno canta più ma che aspettano soltanto di essere riscoperte in tutta la loro incomparabile preziosità culturale, nella loro originale musicalità, testimonianze di una napoletanità pura, dalle molteplici sfaccettature e sfumature”.
In coppia – consolidata e affiatata – con Giò, il maestro e noto compositore Angelo Mosca, al piano, anche nel ruolo di responsabile della direzione musicale dello spettacolo ideato, scritto e diretto da Giò.
La versatile cantante è tra l’altro plurivincitrice di vari premi e di concorsi canori e non solo. La Siciliano, infatti, è bri-2pure una nota scrittrice di testi teatrali e valente attrice, apprezzata scrittrice ed eccellente chirurgo vascolare ed angiologo, oltre che specialista di metodiche antiaging non invasive, proporrà ancora una volta un lavoro di sua creazione, di rara sensibilità, dedicato alla sua città: Napoli.
Le radici di un popolo dalla spiccata connotazione marinara, la cui vita per secoli è stata legata al mare, emergono intensi e pulsanti nei contenuti dalla forte valenza storica oltre che spiccatamente artistica, di chiara matrice culturale di stampo tradizionale. Un mare amico e generoso, con la sua pescosità fonte di vita e di nutrimento, che però si trasforma in nemico in tempo di tempesta, a volte tragicamente traditore laddove esige in sacrificio le vite dei pescatori che per necessità sono costretti ad affrontarlo quand’è infuriato, lasciando in lacrime le loro donne, prima bri-3mogli poi vedove. Ma lo stesso mare è anche complice di tante storie d’amore; di quelle fortunate e di quelle sfortunate, allegre o sofferte, disperate, dispettose, fasulle, esclusive.
Sarà come per magia che sul palco giungerà dalle acque del golfo partenopeo, una bellissima donna col compito di restituire le canzoni più belle e maggiormente significative ad un cuore grande che possa amarle, cantarle e farle conoscere.
“Questa eredità morale, canora e musicale, sarà lasciata a chi ha un cuore grande, tanto grande da poterle tenere tutte al sicuro, protette con sentimento – spiega Giò Siciliano – Il resto lo scopriremo domenica otto gennaio al Sancarluccio.