Coronavirus Test inviati all’Istituto superiore di Sanità. Se confermati, i casi di contagio salirebbero a undici. De Luca; non fate viaggi inutili in zone a rischie in  Campania, altri otto tamponi positivi Sette a Napoli, tra cui persone vicine all’avvocato di San Carlo all’Arena: sono isolati in casa. Uno nel Sannio La task force della Protezione civile della Regione Campania ha reso noto che nella giornata di ieri sono stati esaminati in laboratorio — al centro di riferimento dell’ospedale Cotugno — più di 70 tamponi. «Oltre al caso già comunicato nel pomeriggio, sono risultati positivi in serata altri 7 tamponi, per i quali, come per tutti gli altri finora positivi, si attende la conferma ufficiale da parte delTIstituto Superiore di Sanità».  I contagi ora sono undici nella giornata di ieri altre otto persone sono risultate positive al coronavirus. I test sono ora al vaglio dell’istituto superiore della Sanità a Roma per la verifica definitiva. Sette contagiati sono napoletani, tra cui sei colleghi o comunque persone vicine all’avvocato di San Cario all’Arena. L’ultimo è invece un uomo rientrato dalla Lombardia nei giorni scorsi. Sempre ieri (l’ottavo caso) è risultato positivo al test un giovane militare di 22 anni di Guardia Sanframondi. Per tutti sono scattate le procedure di protezione, sono in quarantena in casa perché non hanno sintomi. L’aviere era in auto con la ventiquattrenne di Caserta, la prima contagiata, di ritorno da Milano. Già in quarantena volontaria da giovedì scorso, insieme con i suoi familiari, ad oggi non ha sintomi, neanche una leggera febbre. Ora gli operatori della Asl di Benevento sono al lavoro per rintracciare tutte le persone che hanno avuto contatti con lui a partire da lunedì scorso. Pare siano una ventina, per lo più giovani residenti nei comuni della Valle Telesina. Nel piccolo comune c’è massima attenzione, ma anche calma. Il sindaco Floriano Panza spiega: «La situazione è sotto controllo. Anche perché si tratta di un militare con una forma mentis molto collaborativa e disciplinata. Si trova a casa con la sua famiglia, che è un po’ più preoccupata.  Ragazzo, invece, è dispiaciuto, per questo l’ho rincuorato». Sindaco, però, aggiunge anche un altro elemento importante. Sono tanti i campani ormai residenti al Nord che, in questo momento, stanno tornando nei paesi. «Già in dodici ci hanno telefonato — spiega — per sapere come si devono comportare. Noi siamo pronti a far fronte a qualsiasi eventualità». Il Cotugno Centro nevralgico, prima linea resta il Cotugno di Napoli. Rodolfo Conenna è il direttore sanitario dell’azienda dei Colli, di cui fa parte anche il nosocomio specializzato in malattie infettive. «Quello che serve al Cotogno — spiega — è prima di tutto un comportamento coerente di tutto il sistema dell’emergenza, che non può intasare l’ospedale. Noi riceviamo l’impatto più forte, tant’è che stia mo rafforzando i turni. Dove avevamo un infettivologo ora ne mettiamo due. Per fortuna sta funzionando la rete territoriale.