L’arrestato e’ Michele Rossi, originario di Cellole (Caserta). Sarebbe stato lui, secondo la polizia, a sparare a Piccolino con una pistola calibro 22 detenuta illegalmente. E’ stato individuato grazie alla descrizione sommaria fornita da un cronaca 1testimone presente nello studio al momento dell’omicidio. La polizia ha poi esaminato le immagini delle videocamere di sorveglianza nella zona, individuando un uomo compatibile con quello descritto. Il sospetto, immortalato in altre immagini a bordo di un pick up, e’ stato identificato attraverso la targa del mezzo. Il testimone ha riconosciuto Rossi nelle foto. Un controllo nei fascicoli dell’archivio di Piccolino ha permesso di trovare il collegamento e il movente del delitto. Rossi aveva avuto infatti un acceso contenzioso con Piccolino, il quale aveva rappresentato la controparte in una causa per il possesso di una grotta, in realta’ un’abitazione scavata nel tufo, sull’isola di Ventotene (Latina). La vicenda si concluse nel 2003 con una sentenza della Cassazione che reintegrava gli assistiti di Piccolino nel possesso della grotta. Ma la causa era finita in una denuncia penale contro Rossi, che avrebbe sviluppato un forte rancore. Il 22 settembre scorso Piccolino aveva pubblicato sul suo blog un articolo con precisi riferimenti a Rossi.

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