La città feroce Nuova aggressione Inquietante episodio nel quartiere Miaño scosso da fibrillazioni per l’egemonia criminale II fenomeno Allarme sociale: ormai a cadenza quotidiana si ripetono episodi di brutalità con vittime spesso adolesce Violenza giovanile, boom di armi séquestrâti il grave episodio di Miaño, dove un 15enne è stato preso a pugni e accoltellato, è solo l’ultimo di una lunghissima scia di aggressioni a danno di minori, o perpetrate dagli stessi giovanissimi, A prescindere dalla matrice, che potrebbe diversificarsi dalle dinamiche delle baby gang, resta il dato gè ne razionale .Una circostanza che si ripete a cadenza quasi quotidiana a Napoli e provincia. C’è un allarme sociale per i tantissimi minori che girano armati. A inizio giugno, il sindaco metropolitano Gaetano Manfredi aveva chiesto più agenti in strada, per prevenire il fenomeno. Proprio in quel frangente, il comando provinciale dell’Arnia aveva diffuso un primo bilancio annuale. Dai numeri era giunta conferma: nella valanga di armi sequestrate, nei primi 5 mesi dell’anno, spesso c’era un minore di mezzo. Le cifre, al 31 maggio, parlavano di un minorenne denunciato o arrestato ogni 36 ore. Nel dettaglio: 37 i denunciali. 3 quelli Uniti in manette. In molti casi avevano con se un coltello, un tirapugni, o altri oggetti atti ad offendersi. Anni sequestrate perfino nelle aule scolastiche. La scusa più serve per difendermi”. “I più giovani, purtroppo, non ai rendono conio che portare un coltello mu è solo un reato – spiegava il comandante provinciale dell’Arma, generale Enrico Scandone .