La tragedia in provincia di Napoli. Sul suo telefono l’addio alla fidanzata e gli insulti di almeno sei bulli. Indagati sei ragazzi per i messaggi. “Ucciditi” Napoli, almeno 4 sono minori. Alessandro si è lanciato dal quarto piano. Finora gli investigatori sono riusciti a identificarne sei, almeno quattro dei quali sono minorenni. Sei ragazzi che da tempo avevano preso di mira Alessandro, bersagliandolo di messaggi sul telefonino con insulti e minacce frequenti, fino a indurlo a lanciarsi nel vuoto da una finestra di casa, al quarto piano di un condominio di Gragnano, in provincia di Napoli, a sud della città capoluogo. Alessandro aveva 13 anni e tra pochi giorni sarebbe dovuto tornare tra i banchi di scuola per frequentare la terza media, con i suoi amici e compagni. Ma con una decisione assolutamente imprevedibile, che i suoi familiari, sgomenti, non potevano nemmeno immaginare, giovedì mattina ha scelto di togliersi la vita obbedendo forse a un messaggio folle, trovato sul suo smartphone, nel quale si legge: “Ucciditi”. Prima di farlo, è stato lui a inviare un ultimo messaggio: era per la fidanzatina, alla quale diceva addio.