Eclettico, apripista di una moda genderless con cui solo oggi cominciamo a familiarizzare, Kansai
Yamamoto, scomparso in conseguenza di una leucemia a 76 anni, e’
stato uno degli stilisti giapponesi, insieme al coetaneo Kenzo
(88 anni), piu’ importanti e amati fuori dal Sol Levante. Il
decesso e’ del 22 luglio, ma la notizia e’ stata data oggi dalla
figlia Mirai, che l’ha ricordato sul suo profilo Instagram.
E’ stato un protagonista dell’ambiente anticonformista della
Londra degli anni ’70: diede vita all’alter ego di David Bowie
ossia Ziggy Stardust, realizzando quegli outfit originalissimi,
ante-punk, per i quali e’ diventato famoso, finendo con quei
costumi in decine di mostre a cominciare da ‘David Bowie is’ del
Victoria & Albert Museum di Londra. Audaci pezzi d’avanguardia
che hanno sfidato le regole dell’abbigliamento di genere
maschile/femminile, potenti nei colori sgargianti e nei motivi
brillanti. Lo scatto di Masayoshi Sukita con Bowie vestito con
la Tokyo Pop, la tuta realizzata da Yamamoto e’ una di quelle
foto capolavoro della storia della musica e della moda, unite
sotto il segno del ‘glam rock’.
La collaborazione e l’amicizia con Bowie hanno caratterizzato
buona parte della sua epoca d’oro, consentendogli di diventare
punto di riferimento per altri stilisti a cominciare da Jean
Paul Gaultier, proseguendo con Hedi Slimane e Raf Simons.
Yamamoto aveva fatto propria e non certo dimenticata la
cultura giapponese d’origine, ma al contrario di altri suoi
colleghi e di quello che consideriamo essere ‘lo stile
nipponico’, la sua era una moda tutt’altro che minimalista e
scarna. Anche nel celebre mantello di Bowie c’erano elementi
della cultura giapponese, in particolare i caratteri kanji, gli
ideogrammi della scrittura, ma il tutto in un’orgia di colori
saturi e vividi.
Yamamoto era nato l’8 febbraio del 1944 a Yokohama e prima di
dedicarsi alla moda aveva studiato da ingegnere civile. Il
concetto giapponese di ‘basara’, l’estetica sgargiante, era la
sua particolare ispirazione sin dalla prima sfilata, giovane
27enne nel 1971 a Londra. Quello show fece epoca: Yamamoto era
il primo designer giapponese nella capitale inglese e fu in
quella occasione che venne notato personaggi come Stevie Wonder,
Elton John e appunto Bowie. Per il tour di Ziggie Stardust,
Bowie chiese allo stilista tutti gli outfit come si dice oggi.
Nacque cosi’ una collaborazione eccezionale: Bowie era
attratto dalla capacita’ di Yamamoto di progettare pezzi
eccessivi e scultorei che sembravano non vincolati dai confini
del genere. A sua volta, Yamamoto era stato colpito dalla
capacita’ di Bowie di mettere questa estetica moderna,
anticonformista, nella cultura popolare tradizionale.
Negli anni a seguire lo stilista, trasferito a Parigi, era
rimasto fedele al suo stile che presentava in molto piu’ che
sfilate, in veri e propri super show che dall’Europa poi
giravano in tourne’ e in Asia.