Un tocco di Arte offerto anche dai campioni di Napoli
Oltre 2000 pizze, prodotte e vendute in tre giorni, dalle ore 18 ad esaurimento impasto (ore 23 ed oltre), rappresenta il soddisfacente bilancio del “Festival della pizza di Pesaro – Rossini”. Un bilancio che ha visto un fine settimana di Pesaro riempita di turisti e tante persone accorse per l’evento che ha fatto registrare lunghe file d’attesa per poter gustare una pizza Rossini, in una piazza per tre giorni gremita di popolo, rispondendo in pieno al suo nome, ma che ha spinto anche i tanti impazienti dell’attesa ad affollare e consumare pizze o altro nei locali limitrofi che anch’essi hanno segnato grandi vendite. I tanti pizzaioli artefici del successo, sono stati capeggiati da Danilo Pagano presidente della “Squadra Nazionale Acrobata Pizzaioli Italia”, a questi si sono aggiunti per reinterpretare le “Rossini”, i migliori pizzaiuoli d’Italia. Il giorno 28, è stata la volta del maestro pizzaiolo Michele Leo, proprietario della Pizzeria Il Brigante, a Venosa, che al Pizza Village 2018 di Napoli, ha conquistato il titolo di campione mondiale per la categoria Pizza Napoletana STG (Specialità Tradizionale Garantita). Il giorno 29, ha offerto il suo tocco il maestro pizzaiolo Salvatore Antonio Grasso, titolare della Pizzeria Gorizia in via Bernini/ Piazza Vanvitelli a Napoli, Vice Presidente dell’Unione Pizzerie Storiche Napoletane “Le Centenarie”. Infine il giorno 30, è sceso in campo il Maestro pizzaiolo Cav. Umberto Fornito, titolare dell’Antica pizzeria Frattese a Frattamaggiore NA, 1° campione al mondo per la pizza STG nel 2004 al campionato mondiale della pizza di Salsomaggiore Terme, pluridecorato in numerose manifestazioni italiane, europee e mondiali della pizza, fino a conquistare il World Champion Pizza Maker dell’International Pizza Challenge di Las Wegas 2018 – Pizza Expo IPC Winner (massimo trofeo assegnato al mondo per la categoria Pizza). Il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci, già il secondo giorno della manifestazione, ha constatato il gran successo affermando: “Sta andando troppo bene, perché sono più le persone che le pizze a disposizione, questo è l’unico problema che vedo, nel senso che quest’anno era un esperimento, ma sta andando meglio delle più rosee previsioni, a dimostrazione che la “Rossini” è un po un pezzo di identità della nostra città, è una pizza stravagante, se vogliamo, della quale siamo molto innamorati e tutti coloro che l’assaggiano se ne innamorano come noi. In più la pizza è il cibo più conosciuto al mondo ed avere la presenza, in questa manifestazione, di grandi pizzaioli che animano le tre giornate ed insegnano a fare la pizza ha elevato la qualità dell’evento e pertanto siamo molto contenti. Era un esperimento che è molto riuscito ed intendiamo far diventare fisso questo appuntamento, magari legandolo a città che, come noi, lavorano sulla musica, ma che in questo caso lavorano anche sulla pizza, e Napoli è il nostro partner privilegiato”. Dello stesso parere è stato l’assessore alla Bellezza, Vivacità, Deputy Mayor Culture e Tourism, Daniele Vimini, Vice Sindaco della città marchigiana dove ebbe i natali Gioachino Rossini che poi a Napoli dal 1815 al 1822, fu direttore musicale del Teatro di San Carlo, tra i più antichi teatri d’Europa e del Mondo essendo, stato costruito per volontà di Carlo di Borbone, dagli architetti Giovanni Antonio Medrano e Angelo Carasale. Vimini, che ha fortemente voluto, insieme a tutta la giunta comunale, i festeggiamenti in occasione dei 150 anni dalla morte di Rossini, che si sono sviluppati con numerose iniziative culturali e di svago, dal 12 luglio al 18 novembre 2018, concludendosi con la 3 giorni pesarese del 28, 29 e 30 settembre interamente dedicati alla “Pizza Rossini”, ha concordemente con Matteo Ricci, auspicato che l’evento della pizza Rossini divenga annuale e che i pizzaiuoli napoletani, possano tornare a partecipare con la loro Arte riconosciutagli dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità, per dare un tocco di prestigio alla tanto amata Rossini. Lo scambio di collaborazione per una sempre maggiore diffusione della pizza nel mondo, è stato ben gradito dai tre supercampioni di pizza napoletana che hanno, dopo questa presenza a Pesaro, voluto inserire nei loro menù anche la pizza Rossini. Nelle tre giornate rossiniane, la piazza Del Popolo, ha visto la presenza di migliaia di persone che in ogn’una delle tre giornate hanno potuto vivere la prima edizione del “Festival della pizza di Pesaro – Rossini”, grazie allo special price che gli organizzatori, il presidente degli albergatori Apa Hotels di Pesaro, Fabrizio Oliva, insieme a Marco Perugini ed al Comune, hanno offerto per la degustazione di birre e vini del territorio, caffè e bibite ed ovviamente di pizze Rossini, come altre, tipo Rossiccia, Margherita, Gourmet e quelle dedicate a Mario Tiberini, celebre tenore laurentino che ebbe una grande partecipazione alle opere anche di Rossini. Anche lo stand per Celiaci, con il senza Glutine, ha avuto grande affluenza e visibilità. Di particolare impegno culturale per i genitori amanti di pizze sono stati i “Laboratori di pizza”, che in tutti i tre giorni, hanno dato l’opportunità di portare i bambini o ragazzini a poter apprendere, attraverso le lezioni impartite dal maestro Danilo Pagano e suoi collaboratori, ai quali si sono aggiunti anche i campioni di pizza napoletana Michele Leo, Salvatore Grasso e Umberto Fornito, come si sviluppa quel disco di pasta lievitata tanto amato nel mondo, come va farcito e cotto. Un insegnamento apprezzatissimo che ha suscitato tanto interesse in genitori e figli, i quali hanno avuto dopo la gioia dell’impasto e la preparazione della loro pizza, anche il piacere di poterla infornare, vederla cuocere ed infine il godimento di assaporare e gustare il proprio manufatto.
Uno dei momenti di grande attrazione della tre giorni pesarese dedicata alla pizza “Rossini” è stato quello dedicato alla gara tra i divoratori di “Rossini”. Una gara che ha visto scendere in competizione sei mangiatori di pizze al più non posso, Matteo Ventorino e Stefano Palmucci (8 pizze), Enrico Pretelli e Andrea Battazza (7 pizze), Franco Marfoglia (2 pizze), e Iron Italiani che si è aggiudicata la simpatica coppa dai colori italiani, verde, bianco e rosso, dedicata dal Comune di Pesaro al 1° classificato dei “Divoratori di Rossini”, nell’ambito del “Festival della pizza di Pesaro – Rossini”, mangiando ben 11 pizze in 30 minuti, che se già di buona consistenza come semplici pizze, divengono certamente ancor più riempitive per l’uovo sodo e maionese che la pizza dedicata al grande compositore prevede come farcitura. L’iniziativa di questo particolare momento ha richiamato l’attenzione, le incitazioni ai gareggianti a mangiare sempre più pizze ognuno con proprie tecniche (come quella di due per volta) e applausi che la pizza gremita di spettatori ha riservato ad un particolare momento degustativo delle Rossini. Il 34enne pesarese campione divoratore di Rossine, ci ha detto: ”Avevo partecipato a gare di mangiate, in particolare di salsiccia, dato che per la prima volta ho partecipato al mangiare il più possibile pizze Rossine, proporrei di aggiungere, agli ingredienti occorrenti per farcirla, anche la salsiccia per trasformarla in Rossini all’ennesima potenza, per poter con più enfasi gustare quella pizza che a me più piace fra le tante. Dovrò ora fare un’analisi per il colesterolo, ma già sono pronto per la prossima edizione”.
Nel corso delle tre giornate, la pizza Del Popolo, ha ospitato per gli appassionati dei motori, il raduno di moto prima e quello d’auto d’epoca poi ed anche uno stand ricco di gadget realizzati per il Festival della pizza di Pesaro – Rossini. A chiusura della kermesse sono saliti sul gran palco che ha ospitato momenti di spettacolo, con canti, gruppi di ballo pesaresi, l’animazione dei DJ di Radio Veronica, e in tutte le tre serate l’atteso momento offerto dai campioni di esibizioni spettacolari di acrobazie di pizze, capeggiati dal loro presidente Danilo Pagano, i vincitori del contest ”La Miglior Rossini”, ed uno per ognuna delle tre categorie tra Caffè Barrier, Season e Pasticceria del Porto per la colazione, A Modo Bio, Pizzaburgher e Dino per la merenda e C’Era una Volta, Al Borgo e Eclipse per la cena. Danilo Pagano, soddisfattissimo per aver dato un valido contributo alla manifestazione avendo offerto il proprio impegno, unitamente ai suoi associati che hanno collaborato con lui alla buona riuscita dell’evento afferma: “Abbiamo superato ogni più ottimistica aspettativa lavorando dal mattino fino sera tarda, ma la soddisfazione del vedere tanto pubblico che accorre per mangiare le pizze da noi elaborate ed anche sentire gli scroscianti applausi che riservano al nostro spettacolo acrobatico è non solo un grande piacere, ma un grande onore per me stesso e per tutti coloro che mi accompagnano in questo successo. Un successo che ho creato da circa 30 anni con l’acrobatica della pizza in tutto il mondo. La Nazionale vanta 12 elementi e 5 sono potuti essere presenti a Pesaro, dato il periodo intenso di lavoro. Siamo in continuo movimento e siamo richiesti insistentemente con il nostro operato, tanto da dover a volte sostenere sforzi fisici enormi pur di accontentare un po tutti. Sono reduce da tappe europee con lo spettacolo che diamo con la pizza che è buona e bella, ma che deve avere anche un tocco di spettacolo e questo mese sempre in Europa abbiamo altre tre tappe, prima di spostarci in Ucraina, poi Spagna e poi ancora Polonia. Una missione quella della SNAPI che si realizza grazie ai vari sponsor nazionali e da 4 anni anche internazionali che credono in noi e hanno molta fiducia. Il portare all’estero la pizza italiana sotto questa forma di spettacolo e vincere dei trofei, rappresenta per me una grande gioia come quella che provo per un collega vincitore di un prestigioso premio come ad esempio Fornito a Las Wegas, perchè provo la gioia di aver portato alto, nel mondo, il nome dell’Italia. Alla kermesse, ha offerto un valido contributo anche la rivista “La Madia Travelfood”.
Fra le persone giunte a Pesaro per questo evento, sono stati in tanti ad apprezzare l’Accoglienza ed ospitalità che questa città offre anche attraverso i suoi alberghi come l’Hotel Des Bains o anche i ristoranti come l’ottimo “Alta Marea”, di fianco alla Sfera Grande opera di Amaldo Pomodoro, direttamente sul mare di Via Cristoforo Colombo, al civico 1, dove oltre ad accoglienza e bon ton, sia del titolare che del personale di servizio, diventa veramente un piacere gustare pietanze che, dalla pizza ai piatti serviti, sono una vera bontà della cucina italiana, elaborata in modo veramente meritevole di elogi, anche perchè con prodotti primari freschi, di qualità e trattati in modo semplice, con una presentazione attirante e convincente nel momento di degustazione.
A cura di Giuseppe De Girolamo