A cura di Teresa Lucianelli

È per stasera, domenica 14 ottobre alle ore 18, l’appuntamento con l’allegria al teatro di Materdei: in cartellone “3-10-14: terno secco sulla ruota del Bolivar”!
L’ampia e confortevole sala, per questa stagione dal programma ancora più ricco, ospita uno spettacolo coinvolgente, divertente, originale, vero e proprio inno alla Napoletanità migliore e ai suoi artisti illustri. Un dono da parte degli artisti ad una Platea di qualità.
Tante canzoni in scaletta, tra esse molte dimenticate eppure bellissime, brani da vari lavori teatrali e poesie e… tanti altri ancora, per una serata davvero coinvolgente che donerà una serie di emozioni.
Dal genio creativo della bravissima Giò Siciliano, nel molteplice ruolo di ideatrice, produttrice, cantante e attrice, insieme a Sasà Trapanese, regista e intenso Pulcinella, ecco questo bello spettacolo inedito. Con loro, il giovane e già valente Cristiano, Avolio dalla voce calda e baritonale, appassionato interprete di melodie e E figlie e’ Napule, la compagnia creata dalla poliedrica e spumeggiante Giò, già più volte applaudita anche al Bolivar, al San Ferdinando, al Cilea, allo stesso Bolivar, ecc. Al pianoforte la bravissima Gabriella De Carlo.
Giuseppina Siciliano, questo è il nome di Giò, è una eccellente angiologia, chirurgo vascolare, specialista in Antiaging non invasivo e, oltre che nota ed apprezzata cantante pluripremiata, valente scrittrice di testi teatrali e di libri d’impegno sociale d’indubbio spessore. Tra questi, “È tempo di parrucche”, dedicato “a tutte le guerriere che stanno lottando e a quelle che sono cadute sul campo” in una guerra dal destino purtroppo tutt’oggi incerto, falciate dal cancro, l’orrendo mostro.
“3-10-14: terno secco sulla ruota del Bolivar” è un lavoro che propone in una armoniosa selezione di grande gradevolezza, pezzi non adeguatamente valorizzati, altri un tempo famosi ed oggi dimenticati, o che non hanno avuto il giusto successo. Inoltre, in essi viene affrontato in maniera piacevole il tema della superstizione, quella che fa sorridere, che spaventa, ma che emargina pure; la fissazione per la jella, la dipendenza da amuleti e scongiuri, l’ossessione della “bona e della cattiva ciorta”.
Allo stesso tempo,
Saranno protagoniste soprattutto ma non esclusivamente, canzoni che meritano maggiore attenzione e verranno riproposte al qualificato pubblico in questa splendida serata che diventerà pure per esse un’occasione di riscatto in nome dell’Arte e della Melodia, oltre che della migliore Napoletanità.

Info: 0815442616
www.teatrobolivar.com

Con “3-10-14: terno secco sulla ruota del Bolivar”, il teatro di Materdei conferma la sua impostazione innovativa e propositiva e la notevole attenzione alla migliore produzione partenopea, indirizzo di questa nuova ed innovativa oltre che eterogenea stagione 2018/19 che spazia dalla musica al teatro, anche con giornate a tema rivolte ai giovanissimi e agli adulti, con interessanti presentazioni di libri, diverse mattinate per le scolaresche, appassionanti corsi di danza e laboratori teatrali, perché “Napoli è uno spettacolo sul quale non calerà mai il sipario”, come ha dichiarato da Emilio Fede che, da quest’anno, ha assunto la direzione artistica del Bolivar. La presenza del noto giornalista connota l’ attività del Teatro Bolivar e la scelta operata di ancora maggiore apertura nei confronti della città, attraverso appuntamenti cadenzati, confronti, occasioni che puntano a focalizzare l’attenzione, attraverso l’Informazione, sul quartiere Materdei e la città di Napoli, oltre alla ricca rassegna ufficiale in calendario, quella amatoriale che offre visibilità a tanti appassionati e poi, il corso di comicità con master class, stage, workshop.
“Occorre essere propositivi” – evidenzia Fede che aggiunge: “metterò la mia lunga esperienza come giornalista per creare dibattiti ed incontri a carattere sociale”,
Visibilmente soddisfatta della nuova Direzione artistica Romina De Luca, che dal 2007 guida la sala napoletana e l’ha rilanciata con un mirato ed operoso lavoro di restyling, restituendola alla città dopo anni di chiusura: “È un motivo di grande orgoglio, avere come direttore artistico di questa undicesima stagione Emilio Fede, un vero onore”.